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Karate Shotokan & Karate Wado Ryu
Se il Karate è usato per difendere l'onore, difendere la vita, Karate Significa Qualcosa.
Se il Karate è usato per difendere un trofeo di metallo e plastica, Karate Non significa nulla!
Kesuke Miyagi
Le origini
La storia e l'evoluzione del karate sono molto complesse. L'analisi della storia dell'isola di Okinawa permette di comprendere come l'influenza cinese abbia formato quest'arte e come poi si sia sviluppata sotto la denominazione giapponese.
L'arte marziale di Okinawa si è sviluppata come un'arte tenuta segreta, che per lungo tempo è stata il privilegio dei nobili prima di diffondersi ad altri strati della società, pur restando appannaggio di un numero ristretto di persone.
Nel secolo XV il re di Ryu-kyu, dopo aver elevato al rango di nobili gli antichi capi locali, proibisce di portare armi.
Dopo aver invaso il paese, nel secolo XVII, i signori giapponesi di Satsuma mantennero l'interdizione delle armi istituita dal re di Ryu-kyu un secolo e mezzo prima e giunsero a stabilire saldamente il loro dominio sull'isola. Integrato nel regime feudale giapponese, il sistema gerarchico di Ryu-kyu diventò più rigido. Venne stabilita una gerarchia interna che si diversificherà ancora in seguito: nobiltà in tre gradi, vassalli in due gradi, contadini in due gradi. L'arte del combattimento a mano nuda praticata dalla nobiltà sembra aver avuto più che altro il senso di una manifestazione simbolica del suo rango. Tuttavia, nel corso dei secoli XVII e XVIII, i vassalli si impoverirono e una parte di questi si orientò poco a poco verso l'artigianato o il commercio, e infine verso l'agricoltura, per sopravvivere. Si manifestò una mobilità sociale tra la classe dei vassalli e quella dei contadini, malgrado la gerarchia complessa e rigida esistente a Ryu-kyu. Possiamo pensare che, con questa mobilità sociale, l'arte dei nobili a poco a poco abbia penetrato gli altri strati sociali; lo testimonierebbe la comparsa di termini come "mano (te) dei vassalli", "mano degli artigiani", "mano dei contadini", avendo il termine "mano" (te) il significato di arte o di tecnica.
In giapponese il termine bushi designava colui che apparteneva all'ordine dei guerrieri (samurai). A Okinawa, dove la struttura sociale era diversa questo termine assunse il significato di adepto di te, qualunque fosse la propria appartenenza di classe; di qui un certo numero di significati erronei nell'interpretazione dello status sociale degli adepti. Il termine shizoku designa in giapponese l'ordine dei guerrieri.
L'arte cinese del combattimento ha avuto un ruolo d'importanza primaria nella formazione del karate. Di fatto, il karate non avrebbe preso questa forma senza il contatto con l'arte cinese del combattimento, anche se fossero esistite già da prima a Okinawa - cosa non certa - tecniche di combattimento sufficientemente elaborate per servire da base alla creazione di un'arte del combattimento.
Shuri-te e Tomari-te
L'origine dell'arte chiamata Naha-te nel secolo XIX e quindi relativamente ben conosciuta; più oscura e la formazione dello Shuri-te e del Tomari-te. Le dominazioni cinese e giapponese hanno avuto ripercussioni ben distinte sulla formazione del karate a Okinawa. Se la dominazione dei cinesi si era stabilita con il consenso della dinastia di Ryu-kyu per sviluppare la produzione e il commercio dell'isola, la dominazione di Satsuma fu imposta nel 1609 con la forza. La società di Okinawa dovette progressivamente riorganizzarsi per rispondere alle esigenze di Satsuma, e i vassalli, i cui privilegi erano stati progressivamente ridotti, dovettero fondersi negli altri strati sociali per assicurarsi la sopravvivenza. Possiamo dunque pensare che la diffusione dell'arte del combattimento degli antichi vassalli tra commercianti, artigiani, contadini, pescatori sia stata il prodotto della mobilita sociale di Okinawa causata dalla dominazione giapponese. Col tempo, l'arte dei privilegiati comincia a prendere forme diverse, adattandosi agli stili di vita di ciascuna classe sociale. Tuttavia un adattamento del genere si e prodotto in modo molto discreto, poiché l'arte del combattimento corrispondeva per loro più a un privilegio che a una necessita vitale. Quando un anziano vassallo era divenuto contadino, nel corso delle generazioni la pratica familiare dell'arte diveniva il solo segno del suo antico privilegio e un motivo di fierezza per la sua famiglia. E questa una delle cause del carattere clandestino ed esoterico della pratica e della trasmissione del karate di una volta. Con la dispersione dei vecchi nobili e vassalli nei vari strati sociali il karate si e ramificato. La base delle differenze tra i vari stili e una delle cause della frammentazione del karate antico.
Lo Stile
Lo Stile Shotokan (松濤館流 Shōtōkan-ryū) è uno stile di karate, nato dall'incontro di varie arti marziali, codificato dal Maestro Gichin Funakoshi (1868-1957) e da suo figlio, il Maestro Yoshitaka Funakoshi (1906-1945). Un termine spesso accoppiato a Shotokan è Shotokai. Spesso si identifica erroneamente la parola Shotokai come un sottostile dello Shotokan, ma non è così: shotokai non è altro che l'associazione (kai=associazione[1]) mondiale che regola lo stile Shotokan. Il Maestro Gichin Funakoshi è universalmente riconosciuto per aver esportato e diffuso il karate dall'isola di Okinawa all'intero Giappone, anche se alcuni importanti maestri, come Kenwa Mabuni e Chōki Motobu, vi insegnavano già il karate da tempo prima. Lo Shotokan è dunque uno degli stili moderni del karate giapponese, oltre a Shito-ryu e Wado-ryu. Nonostante abbia avuto origine come un'unica scuola di karate, sviluppatasi all'interno della Japan Karate Association, al giorno d'oggi esistono parecchie organizzazioni indipendenti.
Shoto (松濤 Shōtō?) significa "brezza nella pineta" (o più precisamente "onda di pino") ed era lo pseudonimo che il Maestro Funakoshi utilizzava per firmare le sue poesie ed i suoi scritti. La parola giapponese kan (館 kan?) significa invece "sala", ed è riferita al dojo. In onore del loro Maestro, gli allievi di Funakoshi crearono un cartello con la scritta Shoto-kan che posero sopra l'ingresso del dojo in cui egli insegnava. In realtà il Maestro Funakoshi non diede mai un nome al suo stile, definedolo semplicemente "karate".
La pratica dello Shotokan è in genere divisa in tre parti: kihon (i fondamentali), kata (forme o sequenze di movimenti, ovvero un combattimento reale contro uno o più avversari immaginari) e kumite (combattimento). Le tecniche eseguite nel kihon e nei kata sono caratterizzate, in alcuni casi, da posizioni lunghe e profonde, che consentono stabilità, permettono movimenti forti e rinforzano le gambe. Le tecniche del kumite rispecchiano queste posizioni e movimenti al livello base, ma con maggior esperienza diventano più flessibili e fluide. Nel karate shotokan, inoltre, si usano tecniche di leve e di proiezioni.
Il Maestro Gichin Funakoshi espose i Venti Principi del Karate (o Niju kun), che costituirono le basi della disciplina prima che i suoi studenti fondassero la JKA. In questi principi, fortemente basati sul bushidō e sullo zen, è contenuta la filosofia dello stile Shotokan. Essi contengono nozioni di umiltà, rispetto, compassione, pazienza e calma sia interiore che esteriore. Il Maestro Funakoshi riteneva che attraverso la pratica del karate e l'osservazione di questi principi, il karateka era in grado di migliorarsi. Molte scuole Shotokan recitano tuttora il Dojo Kun alla fine di ogni allenamento, per trovare e aumentare sia la motivazione che lo spirito.
Lo stesso Maestro Funakoshi scrisse: "Lo scopo ultimo del karate non si trova nella vittoria o nella sconfitta, ma nella perfezione del carattere dei partecipanti".
Il primo assistente di Funakoshi fu il gran maestro Hironori Otsuka Meijin fondatore dello Stile Wado Ryu.
La storia del "Wado" iniziò ufficialmente nel maggio del 1934, quando Hironori Otsuka registrò il suo stile di Karate, che chiamò "Wado Ryu" (Scuola della Via della Pace).
Le origini sono state sviluppate dallo studio continuo di Otsuka su tutte le Arti Marziali, formulando le tecniche del "Wado Ryu" come combinazione tra le innovazioni da lui apportate e i movimenti naturali trovati nei preesistenti stili.
Otsuka nacque ad Ibaragi, ad un centinaio di miglia da Tokyo, in Giappone il 1° giugno 1892.
Fu il primogenito maschio ma secondo di quattro figli del Dott. Tokujiro Otsuka, un dottore in Medicina, e della moglie Sato, discendente da una famiglia di samurai.
Kuo " Hironori" Otsuka,era un bambino di costituzione gracile e pertanto fu deciso che la pratica delle arti marziali l'avrebbe aiutato ad irrobustirsi.
E' molto probabile che il giovane Hironori non avesse avuto difficoltà ad accettare l'idea che la pratica delle arti marziali avrebbe portato benefici alla sua salute poiché fin dalla più tenera età aveva ascoltato le entusiasmanti storie delle gesta dei samurai raccontate dallo zio di sua madre, Chojiro Ebashi, che era un insegnante di arti marziali nel clan di Tochiura.
Infatti, nonostante alcuni autori sostengano che fu il padre ad avviarlo ai primi rudimenti del jujutsu, fu lo stesso prozio che nell'aprile del 1897, quando Hironori aveva solo cinque anni, che per primo lo istruì formalmente nell'arte del Koryu (antica scuola) di jujutsu, una disciplina che egli avrebbe studiato esclusivamente ed appassionatamente nei seguenti venticinque anni.
Il 1° aprile 1897 Otsuka cominciò a frequentare la scuola, dove dall'aprile del 1898 studiò Shindo Yoshin Ryu Jujutsu, sotto la guida del Maestro Shinzaburo Nakayama, il terzo Grande Maestro di questo stile di Jujutsu.
Lo studio del movimento impresse nel giovane Otsuka l'importanza delle movenze naturali fluide e queste lezioni giocano una parte fondamentale nel Karate "Wado" di oggi. Nelle tecniche di difesa e attacco, l'uso del corpo dell'avversario, il peso e il movimento giocano un ruolo ugualmente significativo nello sconfiggere il proprio nemico, quanto i propri movimenti del corpo.
Nel 1905, all'età di tredici anni, Sensei Otsuka entrò nella scuola media di Shimozuma, dove studiò lo Shindo Yoshin Ryu Jujutsu, con trentacinque altri giovani allievi, sotto la direzione del caposcuola Sensei Tatsusaburo Nakayama (1870-1933), il quale per venti anni fu istruttore di Kendo e Jujutsu in quella scuola.
La branca di jujutsu che venne insegnata al giovane Hironori dal Sensei Nakayama metteva una forte enfasi sugli atemi, che comprendevano colpi ai punti vitali sia di piedi che di mani. Furono queste tecniche particolari che lo predisposero, con una certa facilità, ad assimilare ed inglobare il karate di Okinawa nel suo allenamento alle arti marziali. Mentre gran parte delle scuole di jujutsu erano specializzate nelle proiezioni e nelle tecniche a terra, è stata avanzata l'ipotesi che le principali branche dello Yoshin Ryu Jujutsu si specializzarono nel colpire i punti deboli del corpo umano perché i due fondatori storici di questa scuola erano medici, esperti nell'arte tradizionale della medicina cinese e giapponese.
Nella primavera del 1911 continua lo studio del Jujutsu, con speciale interesse per il Toshin-kempo.
Fin dal 1913 Sensei Otsuka iniziò lo studio di tecniche tradizionali di riduzione osteo-articolari (Seikotsu) oltre che di Kappo, metodi tradizionali di rianimazione, estensione del Kuatsu.
Otsuka studiò anche forme diverse di Jujutsu, sperimentando vari stili come lo Yoshin Ko Ryu Jujutsu sotto l'insegnamento di Kanaya Motoo (1919-1921) in accordo con il Dott. Fujiwara e concentrandosi sulle loro "qualità positive". Durante il periodo trascorso all'Università poté esaminare le tecniche di varie Arti Marziali. Sviluppò e migliorò alcune tecniche delle arti esistenti, combinandole con altre tecniche "innovative". Mentre studiava Jujutsu, Otsuka imparò l'individuazione di una grande quantità di "punti vitali" del corpo, sia per gli attacchi sia per scopi di guarigione, studiando anche l'arte della"disposizione delle ossa" (Seikotsu).
Nel 1917 s'impiegò nella Banca di Kawasaki e durante l'anno incontrò il Maestro Morihei Ueshiba, il fondatore dell'Aikido, e questo segnò l'inizio di una profonda ed influente amicizia. Qualcuno sostiene che quest'amicizia influenzò Otsuka al punto da fargli assimilare i principi spirituali dell'Aikido dell'unione del Ki che poi svilupperà nella creazione e nella pratica del suo stile personale, il Wado Ryu.
Mentre stava ancora lavorando in banca nel maggio del 1919, dopo due anni di studi, Sensei Otsuka riceve il diploma di arte medica tradizionale che consisteva in "tecniche di riduzione osteo-articolari" (il già citato Seikotsu), una sorta di pratica ortopedica che riuniva metodi di cura e riabilitazione (oggigiorno ravvisabili con elementi di chiropratica, fisioterapia e osteopatia).
Nella visione del Budo giapponese, la conoscenza di elementi di medicina tradizionale era l'altra faccia della stessa medaglia. Infatti, questa pratica colmava una lacuna etica, se da un lato si era in grado di lesionare il corpo umano, dall'altro era necessario conoscere i metodi per porre rimedio ai danni causati.
Le tecniche di rianimazione sono tuttora praticate in alcuni circoli di Judo Kodokan. Tre tecniche di queste che fanno parte del curriculum del Kodokan sono: Sasoi Katsu, Eri Katsu e So Katsu ognuno dei quali comprende metodi per indurre la respirazione tramite un massaggio diretto dell'addome e del diaframma.
Le conoscenze e l'abilità del Sensei Otsuka in questa materia fu tale che quando Sensei Funakoshi nel 1935, pubblicò la prima edizione della sua opera magistrale, "Karate do Kyohan", è stato detto che, la sezione su i punti vitali del corpo, con le relative figure, e l'effetto degli attacchi a questi punti, sono stati forniti dallo stesso Otsuka a Funakoshi.
In questo periodo Sensei Otsuka decise che voleva diventare un artista marziale a tempo pieno ma sua madre si oppose a tale proposito.
Il Maestro Gichin Funakoshi (il fondatore dello Shotokan Ryu Karate 1868 - 1957) fu invitato dal Dipartimento dell'Istruzione Giapponese a dimostrare il suo stile di Karate di Okinawa (Tode).
Il Maestro Kano, un rinomato Istruttore di Arti Marziali, accettò che lo spirito a seguito del Karate fosse lo stesso delle Arti Marziali Giapponesi: ciò sarebbe servito a promuovere il suo messaggio e lo stile. Otsuka fu entusiasmato dallo sviluppo di questa recente Arte Marziale e visitò il Maestro Funakoshi in numerose occasioni durante il suo soggiorno, discutendo le tecniche ed altri aspetti del Karate.
Il Maestro Funakoshi prolungò la sua visita su invito del Dipartimento dell'Istruzione Giapponese.
Otsuka decise di far visita allo stesso Sensei Funakoshi.
Il Sensei Otsuka approdò al Karate dopo diciassette anni di pratica intensiva del Jujutsu, pensando di trovarvi degli elementi complementari per la propria evoluzione nel Jujutsu.
Funakoshi rimase "impressionato" dall'entusiasmo e dalla determinazione di Otsuka nel volere capire il Karate ed accettò di insegnargli tutto quello che conosceva riguardo al Karate stesso.
In sintesi quelli dello Shotokan si arrogano il diritto di dire che il Maestro Funakoshi portò per primo il Karate in Giappone, e che il Maestro Otsuka era un allievo del Maestro Funakoshi, il che è vero.
Poi aggiungono che il Maestro Otsuka ha tradito il Maestro Funakoshi e se n’è andato portandosi via i Kata, che non conosceva, e quindi avrebbe fatto un furto sostanzialmente, e la vera qualità della tecnica risiederebbe nei Kata dello Shotokan.
Le cose non stanno affatto così, e lo riconoscono anche i più qualificati Maestri Shotokan, quelli veri. La verità è molto diversa.
Innanzitutto come abbiamo visto prima, quando il Maestro Otsuka divenne allievo del maestro Funakoshi era gia “Menkyo Kaiden” di Shindo Yoshin Ryu, cioè era la più alta autorità tecnica del Jujutsu giapponese di Stile appunto Shindo Yoshin-Ryu, cioè era un Maestro di alto profilo, era l’autorità indiscussa di quella scuola di Jujutsu. Non era uno qualunque.
E siccome nel suo modo di praticare il Jujutsu era affascinato, - perché come voi sapete il Jujutsu ha le prese, le leve gli strangolamenti, gli squilibri, ma usa degli atemi, cioè delle tecniche di percussione - dall’uso degli atemi dopo la presa o per preparare la presa, quando vide i Kata del Maestro Funakoshi, vide che c’era questo uso degli atemi, anche lunghi (=ju-tsuki), vide i Keri, e così andò dal Maestro Funakoshi e gli disse: “Io sono molto interessato ad approfondire questo aspetto: quanto ci potrei impiegare se decidessi di studiare con lei i Kata?”.
Il Maestro Funakoshi gli disse “Uno del suo livello con tre anni può padroneggiare tutti i Kata”.
In circa un anno Otsuka studiò tutti i Kata che Funakoshi aveva portato da Okinawa (sembra 15), benché avesse trovato certe tecniche e certi movimenti difficoltosi da perfezionare e da comprendere.
Il Sensei Funakoshi, notando la sua abilità specialmente negli atemi, chiese al Sensei Otsuka se già avesse praticato il Karate, ciò dipendeva dal fatto che lo Shindo Yoshin Ryu già includeva, Atemi-Waza di braccia e di gambe. Comunque il Sensei Funakoshi accettò di istruire il Sensei Otsuka su tutto ciò che sapeva del Karate Justu. Le lezioni cominciarono quello stesso giorno.
Da quel momento il Sensei Otsuka praticò Karate ogni sera alla Meisei Juku diventando lo studente anziano (Sempai) del Sensei Funakoshi ovvero divenne l’allievo più anziano, l’autorità più alta dello stile Shotokan, e mantenne sempre un atteggiamento di rispetto verso Funakoshi..
Se non che poi accadde che il Maestro Funakoshi fu invitato a dimostrare al Budokan il Karate, alla presenza delle altre autorità del Budo.
All’epoca il Budo aveva ormai una tradizione, e non era certo pensabile che una scuola potesse dimostrare il proprio valore in una sede formale, ufficiale come quella del Budokan solo con i Kata.
Bisognava prima dimostrare i Kata, e poi l’applicazione in coppia, cioè il Bunkai; ma Funakoshi aveva grandi limiti da questo punto di vista, avevano qualche Ippon-Kumitè di base, e basta.
Allora chiese aiuto al Maestro Otsuka e lui gli disse “Non c’è problema, la preparo io la dimostrazione”, e la preparò lui, e questa dimostrazione ebbe un grande successo e il Karate fu molto apprezzato; ma praticamente l’aveva preparata Otsuka, e l’aveva preparata prendendo delle cose dal Jujutsu, con cui dimostrò addirittura delle tecniche contro la Katana.
Dopo questo fatto il Maestro Otsuka disse “Allora io devo andare per la mia strada”; oltretutto lui insisteva molto per fare delle cose in coppia, ma il Maestro Funakoshi era assolutamente contrario.
Il 24 aprile 1924 Sensei Funakoshi diplomò il secondo gruppo di graduati a cintura nera 1°Dan che furono, Kasuya, Akiba, Shimizu, Hirose e Sensei Hironori Otsuka. Queste furono in senso assoluto le prime cinture nere mai presentate nel Karate moderno, il cerimoniale prevedeva la consegna del diploma con una striscia di stoffa nera.
Nel 1925 la madre di Otsuka morì ed egli attraversò un periodo d'indecisione circa la sua carriera.
La sua prodezza nelle Arti Marziali l'aveva condotto ad essere l'Istruttore Capo di Shindo Yoshin Ryu Jujutsu e l'assistente istruttore del Dojo del Maestro Funakoshi.
Nel 1926 il problema di carattere economico con il risentimento nei confronti delle innovazioni tecniche di Sensei Otsuka avevano reso la sua posizione precaria all'interno del gruppo di praticanti del Dojo del Maestro Funakoshi.
A quel punto Otsuka lasciò lo Shotokan, e quando si staccò non fondò subito il Wado-Ryu, l’avrebbe potuto fare, ma c’erano delle cose nei Kata del Maestro Funakoshi che non aveva capito e che voleva comprendere. Egli aveva chiesto spiegazioni al Maestro Funakoshi ma lui non gliele diede.
Negli anni 1928 e 1929 studiò Karate anche con Mabuni Kenwa (il fondatore dello Shito Ryu Karate 1889 - 1952), che proveniva da Okinawa e soggiornò a Tokyo in quel periodo, e con Motobu Choki (1870 - 1944), proveniente anch'egli da Okinawa (specialmente il Naihanchi Kata del Wado Ryu.) Kenwa Mabuni, che era molto bravo e molto forte, che era uno dei pionieri del Karate di Okinawa, e conosceva sia l’area Shorin, quella del Maestro Funakoshi, che Shorei.
Il Maestro Otsuka gli disse che aveva dei dubbi rispetto alcuni Kata fondamentali che aveva imparato con lo Shotokan. Mabuni, con delle lezioni private, gli spiegò i principi di questi Kata.
E questi Kata il Maestro Funakoshi li ha cambiati, li ha cambiati anche Itosu, gli hanno cambiato anche il nome, perché il nome originale è cinese.
Allora il Maestro Otsuka ha ridato ai Kata il loro nome: il nome dei Kata del Wado sono cinesi, in questo senso il Maestro Otsuka fu molto umile, perché voleva fare uno stile giapponese ma lasciò il nome cinese dei Kata.
I nomi dei nostri Kata nello Shotokan, invece, sono nomi giapponesi reinventati da Funakoshi: “Kushanku” è il nome cinese del Maestro che codificò quel Kata, nello Shotokan si chiama Kankudai “sole che sorge”.
S’è inventato una cosa per far piacere ai Giapponesi; “Seishan” è il nome originale, loro lo chiamano “hangetsu”, mezza-luna, ma è un nome giapponese, non esiste.
Quindi il Maestro Otsuka ha fatto un lavoro enorme, ma non si è fermato lì: con un Maestro di spada, suo amico, molto bravo, ha approfondito il Nagashi e Tai-sabaki, ed i tempi tecnici, cioè “Ma”.
Intorno al 1928 il Sensei Otsuka s'ingrandì aprendo una serie di club di Karate in varie università di Tokyo. Aprì scuole alle università Rykkyo, Nihon, alla Tokyo Dental College oltre che alla Todai.
Nel 1929 il Sensei Otsuka aveva codificato la maggior parte dei movimenti delle tecniche base del Wado-Ryu Karate e fu registrato come membro della "Nippon Kobudo Shinko Kai"( federazione delle arti marziali del Giappone).
Sensei Otsuka, iniziò a studiare un sistema di combattimento libero adatto a degli incontri agonistici, gettando le basi per le odierne gare di Kumite.
Il 24 febbraio del 1934 nacque il secondogenito Jiro poi Hironori II°
Nel maggio del 1934 il Wado-Ryu Karate Sensei Otsuka inaugurò ufficialmente il proprio ed unico stile di Karate.
Solo allora ha fondato il Wado-Ryu, quindi come si può dire che abbia rubato qualcosa? Non ha rubato nulla; era già un Maestro di altissimo livello.
E dopo che fondò lo stile, dato che le controversie continuarono, non più con Funakoshi, che nel frattempo era morto, succedendogli il figlio Yoshitaka, non restò che combattere per risolvere la questione.
E così fecero una serie di incontri, al livello universitario (in Giappone i Dojo di arti Marziali sono di altissimo livello, n.d.r.), e qui sono tutti concordi, compresi quelli dello Shotokan, che non ci fu storia furono ampiamente battuti.
Vi Furono combattimenti a contatto pieno, qualcuno morì.
Lì c’era la questione che quelli dello Shotokan sostenevano che il Gyaku-tsuki fosse la tecnica più efficace che c’è, quelli del Wado replicavano col Nagashi, e sistematicamente su ogni Gyaku tirato rispondevano col Nagashi, e non si contarono i nasi fratturati.
Poi dopo la storia è complessa, lo Shotokan ebbe una crisi molto forte, Yoshitaka Funakoshi cominciò a capire che anche loro dovevano studiare il combattimento; presero una lezione memorabile.
Ma la storia non si chiude qui, perché il Maestro Otsuka tornò ancora più indietro aggiungendo “Jujutsu” al nome dello stile e poi “Kempo”:
Kempo è un nome cinese, significa arte della percussione; ed il figlio del Maestro Otsuka, questi principi li ha sviluppati ancora di più, ma, in un certo senso, quello che facciamo noi è di più ancora, perché è ulteriormente integrato da studi sul Tai’chi, sugli stili interni, sul Chi’kung, non parliamo dello Zen.
Nell'autunno del 1934 fonda la sua prima organizzazione di Karate la "Dai Nippon Karate Do Shinko Club" (Club per la promozione del Karate in tutto il Giappone). Questa è generalmente considerata l'origine della Wadokai, tanto che, durante la Wado World Cup di Tokyo, nell'agosto del 1999, si parlò di sessantacinquesimo anniversario della Wadokai.
Tale riconoscimento significò un punto di partenza per Otsuka e l'avverarsi dell'ambizione di tutta la sua vita: dedicarsi alle Arti Marziali a tempo pieno.
Il Wadokai si affermò nella All-Japan Karate League, con sedi nelle università, prefetture, uffici governativi, copagnie e luoghi oltre oceano (Europa e Stati Uniti).
La sede del club rimase fino al 1938 nella città di Kanda a Tokyo, poi si trasferì nel Dojo del Sensei Gihachiro Kubo dello Yagyu Shinkage Ryu. In questo periodo il Sensei Otsuka studiò la scherma con la Katana con il Sensei Kubo.
Nel 1935 il Karate ricevette una promozione, sulla raccomandazione del Maestro Kano, per essere accettato come Arte Marziale dalla Federazione Giapponese delle Arti Marziali ma, inizialmente, solo come un'estensione del Judo.
Su raccomandazione del Sensei Kano la Federazione "Dai Nippon Butoku Kai"accettò il Karate jutsu come arte marziale ma solo come estensione del Judo (cioè come disciplina associata ma non indipendente).
Nel 1938 la "Dai Nippon Butoku Kai"assegnò al Sensei Otsuka il titolo di "Renshi - Go, un alto grado di istruttore.
Nel maggio del 1938 il Sensei Otsuka fece la dimostrazione al "Dai Nippon Kobudo Tai Kai "(Festival delle antiche arti marziali di tutto il Giappone) ed il suo stile fu registrato come "Shin Shu Wado Ryu Karate Jutsu".
Dopo aver ricevuto la consulenza del Sensei Gihachiro Kubo, caposcuola 9° dan della Yagyu Shinkage Ryu di Kenjutsu, Sensei Otsuka decise di eliminare il termine "Shinshu" perché come "wa" poteva anche significare "Giappone" e perciò ci sarebbe stata una ripetizione. In questo periodo il Sensei Otsuka chiuse il suo ospedale diventò artista marziale a tempo pieno insegnando il Karate Wado-Ryu com'era la sua ambizione fin dal 1919.
Nello stesso fu organizzato il Dai Nippon Karate Shinbu Kai (Dai = grande, Nippon = Giappone, Shinbu = promuovere Bu, Kai = associazione): l'istruttore principale era Otsuka Hironori, il presidente Eriguchi Eiichi.
Nel marzo del 1939 la "Dai Nippon Butoku Kai" chiese a tutti gli stili di Karate di registrare il nome del fondatore e quello ufficiale dello stile o della scuola. Otsuka Sensei registrò il nome "Wado Ryu".
Il 5 maggio del 1940 ci fu una dimostrazione di tutti gli stili di Karate al Butoko Den di Kyoto.
Gli stili rappresentati furono il Wado Ryu, lo Shotokan Ryu, il Goju Ryu, lo Shito Ryu, il Keishi Kempo, il Nippon Kempo Ryu ed altri.
Otsuka stava diventando una figura ricercata nel Mondo delle Arti Marziali e nel 1942 fu insignito del titolo di "Kyoshi - Go".
Durante quell'anno un futuro Grande Maestro, Tatsuo Suzuki, cominciò l'addestramento al Karate Wado - Ryu.
Nel 1943 Otsuka II° iniziò i suoi propositi nel campo delle Arti Marziali, frequentando Kendo sotto la severa istruzione di un ufficiale dell'esercito chiamato Maestro Miyata.
Nel 1944 la "Dai Nippon Butoku Kai" chiese al Sensei Otsuka di diventare il Capo Istruttore del Karate in Giappone. La stessa organizzazione lo nominò "Shuseki Shihan" ovverosia "Gran Maestro".
Dopo la fine della seconda guerra mondiale, 1945, gli americani ordinarono lo scioglimento della "Dai Nippon Butoku Kai" e la pratica delle arti marziali fu proibita per lungo tempo. Poiché gli ufficiali dell'amministrazione militare U.S.A. non conoscevano l'allenamento di Karate, Otsuka continuò ad allenarsi ed a insegnare in segreto e come molti altri istruttori di Karate, fu in grado di farlo sotto il naso delle autorità dichiarando di proporre lezioni di boxe.
Il Sensei Hironori Otsuka e il figlio, Sensei Jiro (ora Hironori II°), furono invitati alla base per una dimostrazione. Questa dimostrazione fu particolarmente gradita perché non c'era cibo in Giappone e riuscirono mangiare ma, non fu permesso loro di portare il cibo fuori dalla base americana.
Nel 1947 Teruo Kono cominciò l'addestramento al Karate, ma non iniziò con Otsuka fino al 1951 e nel 1955 si svolsero i primi campionati di Karate Wado - Ryu di tutto il Giappone.
Nel 1949 Sensei Otsuka partecipò alla fondazione della I.M.A.F. : International Martial Art Federation.
Nel 1952 Sensei Otsuka fonda il principale Dojo della sua scuola a Tsukiji a Tokio, il 1° giugno inaugura un torneo dimostrativo per festeggiare il 20° anno della fondazione del Wado Ryu Karate Jutsu. Partecipa quindi alla fondazione della Japan Karate Do Association.
Nel 1955 si svolge il primo Campionato Nazionale Giapponese di Wado Ryu, organizzato da Sensei Otsuka.
In quest'anno venne pubblicato il libro "Karatejutsu no Kenkyu" (studio dell'Arte del Karate) che era basato sul testo del "Karatejutsu Oboe Gai" (Memorandum dell'Arte del Karate, 1949 della Tokyo University Karate Club). Il libro presenta nove Kata Wadoryu (questo a sua volta diventerà la base per "Karate-do vol.1" scritto da Otsuka nel 1970. Il libro che fu tradotto in inglese da Shingo Ishida, tale traduzione venne pubblicata per la prima volta nel 1977.
Nel 1957 si svolge il primo Campionato Universitario Giapponese di Karate.
Fino agli anni '60 le Arti Marziali e specialmente il Wado - Ryu Karate rimasero sulle piccole isole del Giappone: tale stile era difficilmente riconosciuto fuori dell'Est.
Questo fatto stava però per cambiare.
Il Maestro Hironori Otsuka come primi allievi ebbe il Maestro Mochizuchi, il Maestro Kono, il Maestro Suzuki, il Maestro Yamashita ed il Maestro Toyama, ad essi poiché erano i migliori ed erano in grado di insegnare sapientemente, affidò nel 1963 il compito di trasmettere e divulgare in Europa il Wado-Ryu.
Le impressioni che lasciarono in America ed Europa erano tremendamente entusiasmanti ed il Karate Wado - Ryu diventò conosciuto e riconosciuto a livello mondiale per i suoi veri meriti.
Nel 1965 Sensei Tatuo Suzuki, Sensei Yutaka Toyama, Sensei Atsuo Yamashita e Sensei Masafumi Shiomitsu iniziarono ad insegnare il Karate Wado-Ryu in Europa.
Il 29 aprile del 1966 Sensei Otsuka fu insignito del rango di "Kun Go To"e decorato con la medaglia "Soko KyoKujitsu Sho" (Quinto ordine di merito, "il cordone del sol levante"), paragonabile a O.B.E. (ufficiale dell'ordine dell'impero britannico), dall'Imperatore Hirohito per la sua dedizione alla divulgazione e all'insegnamento del Karate.
Nel 1969 si svolge il primo campionato della "All Japan Karate Do".
In questo periodo, Sensei Otsuka, diventa vicepresidente della Japan Karate do Association.
Nel 1970 fu pubblicato da Otsuka il libro "Karate-do Vol.1" dove egli presenta nove Kata del Wado Ryu (i cinque Pinan, Naihanchi, Seishan, Kushanku e Chinto).
Nello stesso anno viene pubblicato "Karate-do vol.1" scritto da Otsuka. Libro che fu tradotto in inglese da Shingo Ishida, tale traduzione venne pubblicata per la prima volta nel 1977.
Dai primi anni '70 il Karate era diventato veramente stabile ovunque nel mondo.
Otsuka continuò ad addestrare ed istruire in Giappone, mentre una squadra di Maestri giapponesi molto qualificati proseguì a predicare e spargere la dottrina del Karate Wado - Ryu in ogni parte del mondo.
Il 9 ottobre 1972 Higashi Kuni No Miya (un membro della famiglia reale, cugino dell'imperatore), Presidente della "Kokusai Budo Renmei" (I.M.A.F.- International Martial Art Federation) assegnò al Sensei Otsuka il titolo di "Shodai Karate-do Meijin Ju-dan" (Il primo eccellente esponente di arti marziali nel karate - 10° dan). Il titolo più grande possibile nella pratica delle arti marziali. Egli fu il primo uomo nella storia a ricevere un così grande onore, infatti, questa fu la prima volta che questo titolo venne assegnato a qualcuno e nessun altro fu preso altrettanto in considerazione fin dopo la sua morte.
Per i suoi servigi alle arti marziali e per onorare questa nuova posizione quale più alta autorità di Karate del Giappone, fu insignito anche della medaglia "Shiju Hoosho" dal governo giapponese. In questo caso è stato l'unico nella storia del Karate a ricevere una così alta onorificenza.
Nel 1980 il Maestro Otsuka cominciò a pensare al ritiro dalla guida del Wado Karate e volle che suo figlio gli succedesse come Grande Maestro. Tuttavia altri Karateka Wado di alto livello non erano d'accordo e desideravano la scelta di un altro leader. La scelta del nuovo leader non trovò l'approvazione da parte di alcuni allievi anziani e pertanto ci fu uno scisma e venne fondata la Wadokai.
Il 20 novembre 1981 ci fu l'abdicazione ufficiale di Sensei Otsuka padre al figlio Jiro.
Nel 1981 un gruppo con a capo Otsuka Jiro si staccò dalla JKF-Wadokai e venne fondata la Wadoryu Renmei, un'associazione privata che ha come fine lo studio del Wado Ryu tradizionale.
Nel dicembre 1981 si tenne il campionato per il 90° compleanno di Sensei Otsuka.
Il 29 gennaio 1982 "Saiko Shihan Hironori Otsuka" morì all'età di 90 anni. Hironori Otsuka non smise mai di praticare il "Budo". La sua vita intera fu il "Budo".
Nel 1989 si è verificata una nuova divisione dal Wadoryu Renmei.
Il Maestro Tatsuo Suzuki (+2011), allora residente a Londra, uno degli allievi più anziani, si è diviso dalla Wadoryu Renmei ed ha fondato il suo gruppo privato, la Wado-International Karate-Do Federation (WIKF).
Sempre nel 1989 Otsuka Hironori I° I ha costituito l'International Wado Academy.
Oggi oltre al figlio Jiro (Hironori) Otsuka II° si sta facendo avanti il figlio di Jiro, Kazutaka Otsuka, inizia la pratia del Karate all'età di 6 anni ma non lo entusiasma molto,preferisce studiare Iaido per 17 anni. Quando ebbe compiuto 17 anni, il Comitato del Wado Ryu si chiese chi fosse il Gran Maestro della prossima generazione - tutti indicarono in modo unanime Otsuka III° e così gli fu chiesto di tornare allo studio del Karate.
I Corsi
I Corsi di Karate Shotokan e Wado Ryu, si tengono nei locali della Palestra " Workout" sita in Tremestieri Etneo in Via L. Capuana 40.
Dall'Insegnante Tecnico Vincenzo Tomarchio 4° Dan di Karate Shōtōkan Fijlkam Coni
e dall'Insegnante Tecnico giorgio barbagallo 3° Dan di Karate Wado Ryu Fijilkam Coni e 4° Dan di Ninjutsu Fuma Ryu.
I Giorni MA - GIO dalle 18:00 19:00
I Corsi di Karate Ninjutsu Fuma Ryu sono Tenuti dall'Insegnante Tecnico Giorgio Barbagallo 4° Dan di Ninjutsu.
I Giorni: MA - GIO - dalle 0re 18:00 alle 19:00

